Ljudmila Petruševskaja, una Russia grottesca tra realismo e folklore

Petrusevskaja

Mi sono imbattuta per la prima volta nel nome di Ljudmila Petruševskaja leggendo una piccola raccolta di racconti russi edita da E/O, Rose di Russia. Una collana ormai fuori catalogo che si proponeva di far conoscere le migliori scrittrici di un paese attraverso la presentazione di una loro selezioni di racconti. Senz’altro un’iniziativa piacevole con l’obiettivo di accendere la curiosità nel lettore italiano e, perché no, portarlo ad approfondire la lettura di alcune delle scrittrici presentate. Ed è con il racconto ‘’I nuovi Robinson’’, storia di una famiglia che decide di fuggire dalla società e isolarsi nei boschi, che ho scoperto il mondo letterario di Ljudmila Petruševkaja, autrice venerata in patria e sicuramente apprezzata all’estero, soprattutto nel mondo anglosassone, tale da essere definita ‘’la più grande autrice russa vivente’’ dal The Guardian. In Italia è stata pubblicata da Einaudi nel 2016 una sua raccolta di racconti dal titolo accattivante di C’era una volta una donna che cercò di uccidere la figlia della vicina. I racconti qui contenuti sono editi in Russia su Ogonёk, una delle riviste letterarie più longeve, nonché Novyj Mir e Literaturnaja Gazeta.

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