Sankja, o della rivoluzione fatua.

San'kja

Quasi di diritto un classico della letteratura russa contemporanea, Sankja è uscito nel 2006 dall’abile penna di Zachar Prilepin e dal 2009 possiamo apprezzarlo in italiano grazie alla traduzione di Enzo Striano e naturalmente all’opera inestimabile dell’editore Voland. Sankja non può essere un eroe e nemmeno un picaresco antieroe, ma non si può non solidarizzare con lui nella sua goffa ingenuità, nella sua rabbia senza sbocco e nella sua sofferenza senza apparente spiegazione. Leggere delle sue disavventure è dunque un tuffo nella Russia più profonda dell’oggi…

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Hanna Krall – Il re di cuori.

Il re di cuori

Da quasi cinquant’anni il nome di Hanna Krall è sinonimo di giornalismo d’alta qualità in Polonia. Merito di un’autrice coraggiosa, dal carattere forte e incapace di scendere a compromessi. Oggi quasi ottantenne, Krall continua a pubblicare articoli, partecipare a dibattiti e seminari recitando un ruolo attivo e rispettato nella vita politica e sociale polacca.

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L’eredità polacca dei tre fratelli Singer

Fratelli Singer

Nell’elenco dei Nobel per la letteratura polacchi, il nome di Isaac Bashevis Singer non trova posto. Eppure l’autore premiato dall’Accademia di Stoccolma nel 1978 e scomparso a Miami nel 1991 è nato a Leoncin, non lontano da Varsavia, nel 1902. Izaak Zynger, questo lo spelling polacco del suo nome, è inoltre cresciuto fra le cittadine di Biłgoraj e Radzymin, ha studiato e lavorato nella capitale ed è vissuto in Polonia sino all’età di trentadue anni prima di trasferirsi negli Stati Uniti. E solo nel ’43 lo scrittore ha acquisito la cittadinanza americana.

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Di snobismi letterari e isterismi nazionali. Su Miłosz.

È l’estate del 1931 e tre giovanissimi studenti universitari polacchi (che insieme non hanno più di sessant’anni), zaini in spalla, partono per un viaggio alla scoperta del “continente”. Fra i tre ce n’è uno che sembra incredibilmente giovane e porta in giro con dolorosa consapevolezza le proprie guance rotonde, da bambino. Sarà proprio lui, parecchi anni dopo, a ricordare come ogni automobile vista per le strade di quelle terre sconosciute fosse oggetto di continuo stupore:

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Sieńczyk, un esempio di graphic-novel in Polonia

La graphic-novel è un genere che fa ancora fatica a farsi accettare nel novero della letteratura colta, forse deve ancora molto al fumetto inteso come intrattenimento infantile per piacere ai più severi tra i lettori. Eppure il mezzo espressivo che raccoglie testo e immagine ha potenzialità impressionanti nel raccontare le realtà più complesse e che sfuggono alla capacità narrativa dei mezzi tradizionali, perlomeno se e quando questi non sanno essere ben governati. Nel caso di Maciej Sieńczyk (in patria illustratore famoso e molto apprezzato) c’è un po’ di tutto questo;

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Il gioco del labirinto in Gospodinov

A proposito di Fisica della malinconia di Chiara Condò Questo libro è un labirinto. Affrontarne i diversi argomenti, all’interno di una trama dai confini così labili, richiede una certa predisposizione allo smarrimento – capacità che la letteratura contemporanea ha, nel corso degli anni, sistematicamente inibito nel lettore. Fisica della malinconia,…

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‘Gli indemoniati’ di Witold Gombrowicz

Il “doppio” maschile e femminile nella letteratura polacca del XX secolo. Il caso del ‘romanzo per le cuoche’ di Gombrowicz. di Claudia Vicini Cosa potremmo mai aspettarci da un romanzo quando è il suo stesso creatore a definirlo “un romanzo per le cuoche”? La nostra mente frivola e ben abituata…

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Iwaszkiewicz e l’Italia: un racconto vicendevole

di Salvatore Greco Nel panorama della Polonia a scaffale da poche settimane c’è una gradita sorpresa, le Novelle italiane di Jarosław Iwaszkiewicz finalmente disponibili in Italia dai tipi di 21 editore nell’efficace traduzione di Dario Prola. Di Iwaszkiewicz si parla poco e si legge poco, persino per gli standard “modesti”…

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Marek Hłasko. Sedotto e abbandonato da Varsavia

Su L’ottavo giorno della settimana  ‘Żył krótko, a wszyscy byli odwróceni’ ‘La sua vita fu breve e tutti gli voltarono le spalle’ (Iscrizione sulla tomba di Marek Hłasko al cimitero varsaviano di Powązki) Autore, giornalista, sceneggiatore. Ma anche camionista e donnaiolo. Scrittore autodidatta con il vizio dell’alcool e dei sedativi.…

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