Jestem – prima di tutto (r)esistere
Jestem racconta un momento significativo nella storia di un ragazzino senza nome e apostrofato lungo tutto il film come kundel, bastardo, appellativo che si sovrappone in tutto e per tutto al suo nome inesistente. Il nostro Kundel vive in orfanotrofio pur non essendo orfano, ma solo figlio di una madre sciagurata che scopriremo dedita a una sessualità ipertrofica che sfocia nella prostituzione nonché donna totalmente incapace di confrontarsi con sentimenti appena più complessi di un istinto.