Maledetto Cioran

Cioran

Al principio del 2008 appare in Francia, per i tipi de L’Herne, la prima traduzione completa della Trasfigurazione della Romania di Emil Cioran. L’operazione editoriale è coraggiosa sia perché si tratta di un’edizione integrale, nel senso che le pagine a suo tempo espunte per volontà dell’autore vi si trovano reintegrate, sia perché il libro stesso non è di quelli che, a scriverne, fanno propriamente onore. In Francia, naturalmente, l’eredità di Cioran è molto più sentita che in Italia; eppure il libro, che l’autore scrisse e pubblicò in romeno nel 1937 col titolo Schimbarea la faţă a României, non era mai stato tradotto in francese.

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Leszek Kołakowski – mutazioni dell’identità

Kolakowski

Capita di essere apprezzati all’estero più che in patria, o comunque in modo diverso e per ragioni diverse. […] E spesso, paradossalmente, la lettura nazionale, endogena, è quella che meno giustizia rende al pensiero o all’autore che ne è oggetto, appunto perché i fattori ideologici o identitari hanno qui un “peso specifico” maggiore, e facilmente ci si presta a correggere il tiro. […] Questa sorte di “lettura scissa” fu anche di Leszek Kołakowski, uomo dalla carriera complessa, ma senza alcun dubbio tra i maggiori pensatori politici che non la sola Polonia, ma l’Europa ha avuto nel XX secolo.

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Pensiero matematico, pensiero estetico

pensiero

La storia della Polonia nel XX secolo è una storia maltrattata; non meno maltrattata è la storia del suo pensiero. Maltrattata perché divulgata, soprattutto all’estero, in una forma frammentaria che non serve certo a rivendicarne il valore. E però va detto, fin da subito, che il pensiero filosofico della Polonia contemporanea non ebbe soltanto una funzione vitale di mediazione e sintesi delle tante istanze che hanno attraversato la riflessione europea nel corso del secolo, ma seppe produrre risultati di originalità assoluta.

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Il mestiere di vivere secondo Mrożek

“Sono nato il 29 giugno 1930. La mia nascita è uno di quei fatti ai quali devo soltanto credere, perché per quanto mi riguarda non posso minimamente ricordarmene. Se ci fosse una vita dopo la morte o qualcosa di simile, probabilmente non potrei ricordarmi nemmeno di quel momento. Dunque sui due fatti fondamentali del nostro essere -o non essere- in fondo non possiamo avere nessuna certezza”

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