Ritratto di Witkacy

Witkacy Witkiewicz

“Było nas trzech, Witkiewicz, Bruno Schulz i ja, trzech muszkieterów polskiej awangardy z okresu międzywojennego” (eravamo in tre, Witkiewicz, Bruno Schulz e io, i tre moschettieri dell’avanguardia polacca tra le guerre). È così che Witold Gombrowicz definisce, nelle pagine del suo Dziennik due dei suoi compagni. Insieme formarono davvero un trio rivoluzionario all’interno della storia della letteratura polacca. Simili eppure diversi, rappresentarono -ma continuano a farlo – la voce discordante di chi voleva il cambiamento. Oltre all’immagine dei tre spadaccini di Dumas, a me piace considerarli anche come un Donchisciotte con tre personalità, accomunate tutte, però, dalla lotta contro i mulini a vento – o il peso di una letteratura da rinnovare.

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Daniil Charms, il ritratto di un artista incompreso

Charms PoloniCult

Vorrei dedicare questo articolo di ESTensioni a Daniil Charms, autore che ho riscoperto di recente in modo del tutto casuale. Parlo di riscoperta, perché avendo trascorso la mia infanzia in Russia, sono letteralmente cresciuta con le poesie di Charms, Maršak e Majakovskij, come immagino la maggior parte dei bambini russi. Ho un vivido ricordo di un libro illustrato che ho consumato a furia di letture e riletture, zeppo di sottolineature e orecchie, un libro appartenuto ancor prima a mia mamma e mia zia. Avevo, tra l’altro, completamente rimosso il titolo del libro in questione e ho indagato durante la stesura dell’articolo: il libro si chiamava era ‘‘Что это было?’’, una raccolta di poesie di Charms edita a Mosca nel 1967.

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Dorota Masłowska e il suo pavone tredicenne

Dorota Masłowska è la causa per cui molti della mia età hanno cominciato a seguire la letteratura polacca. Il suo debutto del 2002 è stato incendiario, di quelli che presagiscono a un seguito altrettanto incerto e affascinante. Wojna polsko-ruska pod flagą biało-czerwoną (Prendi tutto è il suo titolo italiano, traduzione di Corrado Borsani Ucci, uscito per Frassinelli nel 2004) è il libro che ottiene un successo clamoroso in Polonia e in tutta Europa, e catapulta l’autrice nell’Olimpo della letteratura che conta. Vince subito il Paszport Polityki, e va in finale al Nike. Divide la critica, si crea il suo pubblico. Entrambe le categorie affermano con decisione che la Masłowska è qualcosa di mai visto prima, o quasi. Così il primo romanzo dresiarz scompiglia, destabilizza l’ambiente letterario, ma non di certo le vendite, che pare raggiungano i quarantamila esemplari.

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