I consigli di PoloniCult per il Natale 2019 – classici, gialli, fantasy, graphic novel… Di tutto un po’.
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di Mara Giacalone
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Nonostante PoloniCult ultimamente abbia un po’ rallentato le pubblicazioni, il pezzo con i consigli natalizi non potevamo certo farcelo mancare. Le tradizioni, si sa, è bene rispettarle. Non è che abbiamo proprio bisogno delle feste per consigliare libri dato che lo facciamo lungo tutto l’anno, ma ben vengano le occasioni speciali per fare un salto in libreria e, perché no, portare un po’ di Polonia a casa. Quindi, senza tergiversare troppo, iniziamo con i consigli per il Natale 2019!
GRAPHIC NOVEL, il nuovo must. Da qualche anno a questa parte, il fenomeno delle graphic novel è davvero esploso e la Polonia non è rimasta certo indietro, infatti ha fatto uscire diversi titoli interessanti, ma ancora più curioso è che ci sono state alcune pubblicazioni italiane su personaggi polacchi. È il caso di Uccidendo il secondo cane, a cura di Fabio Izzo e Valerio Gaglione pubblicata nei mesi scorsi da Oblomov Edizioni. La figura in questione è quella di Marek Hłasko, nota voce polacca degli anni ’50 e figura enigmatica che, come ci racconta l’autore in una recente intervista, ci riporta e ricorda James Dean.
VOCI DA NOBEL. Ebbene sì, perché se vi fosse sfuggita la notizia, il premio Nobel per la letteratura 2018 -ma conferito quest’anno- è andato proprio ad un’autrice polacca, Olga Tokarczuk. Nonostante i suoi testi siano già da anni in circolazione, è stato I vagabondi (Bompiani, 2019, traduzione a cura di Barbara Delfino) a procurarle tantissima fama. Il romanzo è un puzzle di voci e storie che cercano di raccontarsi e sopravvivere attraverso la frammentarietà della vita moderna, fatta di partenze e (non) arrivi in (non)luoghi. Ancora una volta Pani Olga ci regala tante domande da cui parte per riflettere. E visto che siamo buoni di cuore, vi rimandiamo anche al suo discorso all’accademia di Svezia.
SEMPRE IN MOVIMENTO perché c’è a chi piace il reportage e sappiamo bene che la Polonia è la patria di Kapuściński, padre di una generazione e di un filone letterario di cui abbiamo parlato spesso. Proprio quest’anno è uscito L’assassino dalla città delle albicocche di Witold Szabłowski (uscito per Keller nella traduzione di Leonardo Masi), una serie di reportage dalla Turchia: si parla di Erdogan ma non solo, cercando di attraversare storie e immagini in grado di raccontarci un paese non solo nella sua modernità, ma anche con le sue radici e le sue prospettive senza di dimenticarsi di Ali Agca, che attentò alla vita di Giovanni Paolo II e che veniva proprio da una città famosa per le sue albicocche.
I FUTURISTI. Finalmente in italiano un brillante e feroce romanzo futurista: Brucio Parigi di Bruno Jasieński (tradotto da Alessandro Ajres per Miraggi). Forse non tutti sanno che il movimento futurista in Polonia rappresentò, nel panorama delle avanguardie, un posto di tutto rispetto. Il romanzo in questione rivoluzionario lo è più nei contenuti che nella forma: un operaio francese comunista, dopo il licenziamento dalla fabbrica dove lavorava, avvelena gli acquedotti di Parigi uccidendo tutta la popolazione cittadina. Destinati a sopravvivere sono solo i detenuti politici di un carcere che prendono il controllo di Parigi lanciando la rivoluzione comunista.
A QUALCUNO PIACE GIALLO. Che non si dica che solo gli autori scandinavi sono bravi con i gialli…i polacchi si difendono bene. Quest’anno siamo rimasti sorpresi dalla scrittura di Katarzyna Bonda e dalle vicende della sua detective, la testarda e audace Sasza Załuska. Gialli non esattamente leggeri dato che le vicende si intrecciano alle vicende storiche della Polonia. Proprio in estate è uscito il terzo volume della saga, Ognuno è carnefice, sempre per Piemme.
E INVECE A QUALCUNO PIACE CLASSICO. Ci sono quei nomi con cui non si sbaglia mai, si va a colpo sicuro. Wysława Szymborska è uno di questi. Fresco di stampa, Nulla di ordinario (pubblicato da Adelphi, nella traduzione di Andrea Ceccherelli) è un mémoire a cura di Michał Rusinek in cui ci racconta diversi aneddoti di quando era segretario personale proprio della cara Wysława. Il testo vuole essere un dolce e simpatico omaggio ad una delle voci più importanti del panorama polacco e mondiale del secolo scorso, una delle poetesse più (ri)conosciute e apprezzate. L’autore ci permette di conoscere il quotidiano szymborskiano, quel dietro alle quinte che è stato privilegio di pochi.
PER PICCOLI LETTORI. Le buone abitudini, d’altronde, si prendono da piccoli. La lettura è una cosa che va imparata e soprattutto coltivata, ecco perché è importante scegliere con molta cura i libri o gli albi illustrati da regalare. La narrativa per l’infanzia, in Polonia, è davvero promettente e siamo più che contenti di annunciare che è uscito Per sempre amici (Sinnos editrice) a cura di Przemysław Wechterowicz con le illustrazioni della bravissima Emilia Dziubak… una storia di amicizia che supera ogni difficoltà! E in catalogo vi segnaliamo, degli stessi autori, Sorridi! e Chi vuole un abbraccio?
AGLI AMANTI DEL FANTASY la casa editrice Nord ripropone la leggendaria trilogia di Andrzej Sapkowski dedicata a Geralt di Rivia in concomitanza con l’uscita, su Netflix, della serie The witcher ispirata proprio dai romanzi. Se siete amanti del genere non potete farvi scappare l’occasione. Il guardiano degli innocenti, Il sangue degli Elfi e la spada del destino sono stati tradotti da Raffaella Belletti.
Anche quest’anno abbiamo voluto farvi il nostro regalo, sei consigli librosi tutti polacchi o polonofili. Ovviamente per altri consigli potete consultare la sezione libri della nostra pagina dove troverete tante altre idee per tutti i gusti.