PoloniCult. Un blog italiano di cultura polacca.
PoloniCult, da più di quattro anni ormai, è una presenza tenace e attenta nel raccontare gli stimoli culturali che offre la Polonia di oggi, come quella di ieri. Diamo voce ai libri polacchi tradotti in italiano e suggeriamo quelli che dovrebbero; presentiamo i film polacchi distribuiti in Italia e quelli che potrebbero; raccontiamo artisti la cui musica merita di uscire dai club e dalle piazze delle sole città polacche. Non da ultimo, raccontiamo storie di Polonia vera, di quella che vive la modernità con le sue contraddizioni, che si riconosce in riti e personaggi di ogni sorta. Parliamo con scrittori, registi, poeti, musicisti; ci guardiamo attorno in quella terra varia che è l’Europa centro-orientale. Lo facciamo con passione e professionalità perché è in questi valori che ci riconosciamo e con i quali ci riconosce chi ha lavorato con noi.
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Di calcio e Polonia – verso Euro2016
SU(le mani)PER Szymborska
Un convegno bolognese e nuove pubblicazioni a vent’anni dal Nobel a Wisława Szymborska di Linda Del Sarto “Ad alcuni piace la poesia“, scriveva la nostra Wisława. “Ad alcuni-/cioè non a tutti./E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza“: come darle torto? Sulla scia di questi versi, ahimè, così veri,…
Hańba! Il suono di Cracovia tra folk e gipsy-punk artigianale
Ciò che comunemente si associa al folklore musicale slavo -se ha davvero senso una definizione così ampia- è il gipsy-punk in varie forme portato a fama internazionale da un interprete d’eccezione come Goran Bregovic o trasformato con efficacia rara a vedersi dagli ucraini Gogol Bordello. In questo turbinare di fisarmoniche, violini, trombe indemoniate che evocano un mondo di musicanti raminghi e spensierati la fanno da padrona per tutta una serie di motivi storici e culturali le culture slave meridionali, è già più faticoso associare quel caos gioioso e giostraio alle più rigorose atmosfere praghesi o varsaviane, tanto per fare un esempio. La Polonia sembra aver trovato un suo modo piuttosto felice di accogliere e sintetizzare nelle proprie corde questo immaginario musicale e lo fa attraverso i cracoviani Hańba!
Martin Frič, una vita al servizio del cinema
Il cinema ceco e quello slovacco sono noti internazionalmente soprattutto per la nová vlna (nuova ondata) degli anni sessanta del secolo scorso. Come le altre parallele “nuove ondate” in Europa e in altri luoghi del mondo, anche quella ceca e slovacca si basava in larga parte sul concetto dell’autore che con la sua “camera-stylo” esprime la propria creatività personale dando vita a uno stile unico e innovativo. Ma ci sono registi che hanno prodotto ottimi film senza aderire a quella che è nota come la “politica dell’autore”. Tra di essi spicca il ceco Martin Frič, la cui figura rimane pressoché sconosciuta a livello internazionale, nonostante la sua rilevanza.
Brain’s All Gone – quando il Punk si fa colorato e femminile
Nonostante l’ondata punk – inglese e americana – si sgolasse con “punk will never die”, il futuro non è stato dei più rosei e anche se qualcosa è sopravvissuto e ci ritroviamo 40enni che credono ancora di essere adolescenti, bisogna ammettere che da una buona quindicina d’anni a questa parte, la scena musicale è cambiata. Probabilmente nelle varie scene underground, qualcosa si muove, ma a livello internazionale, c’è mancanza di nomi. Ecco perché fa strano scoprire gruppi come le Brain’s all Gone… in Polonia, per di più.
Corpo estraneo, la critica di Zanussi al relativismo di oggi
Chłopcy z Placu Broni – Kocham wolność
Kocham wolność dei Chłopcy z Placu Broni è diventato all’improvviso un inno d’opposizione al governo. Come? di Federico Romagnoli (via Ondarock) Come ben saprete, il 15 ottobre 2015 in Polonia si sono tenute le elezioni, vinte con percentuali poderose da Prawo i Sprawiedliwość (Diritto e Giustizia), partito nazionalista…
Nawrocki Folk Computer Band – anche Danzica è folk-blues
La ricetta per un buon disco folk prevede una voce roca e graffiante, una chitarra e una buona dose di storie da raccontare. Quella per un pessimo album folk prevede comunque una voce roca e graffiante, comunque una chitarra e di solito un repertorio di storie stereotipate o già sentite. Il caso della Nawrocki Folk Computer Band si trova –furbescamente- in un terzo luogo. Andiamo con ordine.
Grzegorz Kwiatkowski: resistenza lirica a tempi prosaici
Scrivere poesia nel 2016 somiglia sempre più a un atto di resistenza culturale. Non è questo il luogo adatto per interrogarsi sui motivi che hanno portato l’espressione letteraria del sentire umano occidentale a convergere sempre più sulla prosa, ma è doveroso premetterlo quando si presenta l’opera di un giovane poeta.
Apologia di un classico: Mazepa, dramma di un amore.
Volendo scegliere tra i due nomi sopra citati, Słowacki è spesso stato messo in disparte, paragonato a Mickiewicz e, conseguentemente, sminuito. Interessante poi ricordare che già all’epoca in cui i due camminavano la stessa terra, i rapporti non erano dei migliori sia a livello personale – Słowacki trovò infamante come Mickiewicz ritrasse il suo patrigno dottor A. Bécu nella 4^ parte di Dziady – che a livello di poetica, come si evince in Kordian, modello antagonistico del Konrad/Gustaw mickiewicziano.