Peter Brook: insieme a Grotowski

“Grotowski è unico. Perché?
Perché nessun altro al mondo, nessuno dopo Stanislavskij, di mia conoscenza, ha esplorato la natura della recitazione, il fenomeno che la costituisce, il suo significato, la scienza dei suoi processi, sia psichici che fisici o emozionali, così profondamente e pienamente come Grotowski”.

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Di snobismi letterari e isterismi nazionali. Su Miłosz.

È l’estate del 1931 e tre giovanissimi studenti universitari polacchi (che insieme non hanno più di sessant’anni), zaini in spalla, partono per un viaggio alla scoperta del “continente”. Fra i tre ce n’è uno che sembra incredibilmente giovane e porta in giro con dolorosa consapevolezza le proprie guance rotonde, da bambino. Sarà proprio lui, parecchi anni dopo, a ricordare come ogni automobile vista per le strade di quelle terre sconosciute fosse oggetto di continuo stupore:

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Il mestiere di vivere secondo Mrożek

“Sono nato il 29 giugno 1930. La mia nascita è uno di quei fatti ai quali devo soltanto credere, perché per quanto mi riguarda non posso minimamente ricordarmene. Se ci fosse una vita dopo la morte o qualcosa di simile, probabilmente non potrei ricordarmi nemmeno di quel momento. Dunque sui due fatti fondamentali del nostro essere -o non essere- in fondo non possiamo avere nessuna certezza”

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Sieńczyk, un esempio di graphic-novel in Polonia

La graphic-novel è un genere che fa ancora fatica a farsi accettare nel novero della letteratura colta, forse deve ancora molto al fumetto inteso come intrattenimento infantile per piacere ai più severi tra i lettori. Eppure il mezzo espressivo che raccoglie testo e immagine ha potenzialità impressionanti nel raccontare le realtà più complesse e che sfuggono alla capacità narrativa dei mezzi tradizionali, perlomeno se e quando questi non sanno essere ben governati. Nel caso di Maciej Sieńczyk (in patria illustratore famoso e molto apprezzato) c’è un po’ di tutto questo;

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La Memoria passa per Edelman

La Giornata della Memoria è un momento rischioso dell’anno, quello in cui il sacrosanto dovere di onorare un debito con la storia rischia di confondersi con un esercizio di autoassoluzione, l’adempimento di un compitino sociale o -peggio- il pretesto per sollevare polemiche di rara sterilità. Su PoloniCult cercheremo di evitare tutto questo e cogliere l’occasione per raccontare un personaggio straordinario della storia e della letteratura polacca che della Memoria e della sua conservazione ha fatto la battaglia di una vita, Marek Edelman.

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Tadeusz Konwicki, l’apocalisse può attendere.

Kawiarnia Czytelnik è un piccolo caffè-ristorante alla mano al numero 12 di via Wiejska, nell’elegante quartiere varsaviano delle ambasciate, a pochi passi dalla sede del parlamento. Il locale è frequentato da una clientela eterogenea che comprende uomini d’affari, attaché diplomatici, attempate signore e gli impiegati dello storico editore Czytelnik, la cui sede si trova alla porta accanto.

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‘Gli indemoniati’ di Witold Gombrowicz

Il “doppio” maschile e femminile nella letteratura polacca del XX secolo. Il caso del ‘romanzo per le cuoche’ di Gombrowicz. di Claudia Vicini Cosa potremmo mai aspettarci da un romanzo quando è il suo stesso creatore a definirlo “un romanzo per le cuoche”? La nostra mente frivola e ben abituata…

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Janusz Korczak, dalla parte dei ragazzi

Korczak PoloniCult

“I bambini non sono più sciocchi degli adulti, hanno solo meno esperienza”. (Janusz Korczak) – di Lorenzo Berardi – La figura del medico e scrittore Janusz Korczak è nota in Italia soprattutto presso insegnanti e studenti di pedagogia, ma è conosciuta da almeno quattro generazioni di polacchi che spesso sono…

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