Lado ABC, la comune musicale che beffa le major

Lado ABC

Fondata nel 2004 da un gruppo di musicisti diversi nello stile ma uniti nella lotta, la Lado ABC oggi è un’etichetta simbolo della musica polacca indipendente.

di Salvatore Greco

Si fa fatica a definirla semplicemente un’etichetta discografica, eppure è da questo che bisogna partire per definire la Lado ABC, visto che effettivamente se il loro simbolo appare in un angolino in basso a destra di molti dei migliori dischi indipendenti della musica polacca è perché sono loro a produrli e distribuirli in quanto, appunto, casa discografica. Ma Lado ABC è anche un esperimento di socialità, un collettivo coraggioso che si ribella alle leggi numeriche del mercato, un esperimento riuscito che ha appena compiuto dieci anni di attività.

La fondazione di Lado ABC risale al 2004 ed è frutto dell’intuizione coraggiosa di Paweł Szamburski, eclettico pianista sperimentale e magistrale improvvisatore che sognava da tempo una ‘casa’ per tutte le espressioni della ricca scena indipendente polacca, un’etichetta che non fosse legata a un genere in particolare ma accogliesse tra i suoi artisti tutte le forme possibili di talento che per vari motivi non fossero in grado di farsi produrre altrove. E per questo – grazie a un passaparola tra musicisti di estrazione la più varia. –jazz, modern classical, rock, elettronica– con il passare del tempo si è conquistata uno spazio importante nella scena discografica indipendente e oggi produce anche artisti che sarebbero naturalmente distanti dall’esperienza originale dei fondatori di Lado ABC come il duo di Paula&Karol (di cui avevamo parlato qui) che con il loro folk energico e pimpante pochissimo hanno a che fare con le frenetiche improvvisazioni avant-jazz di Szamburski e soci. Ma è proprio questa la peculiarità dell’operato di Lado ABC: riuscire a far convivere sonorità diversissime tra loro e a promuoverle in modo efficace puntando sulla qualità a prescindere dal genere; non esiste una linea editoriale, semplicemente viene prodotto quello che convince, a prescindere da tutto. È così che un altro artista della scuderia, il pianista jazz Marcin Masecki, può mettersi alla prova con Bach facendo pure una gran bella figura.

L’eclettismo di Lado ABC risulta talmente convincente da aver creato un vero e proprio pubblico affezionato all’etichetta più che ai singoli dischi o artisti coinvolti, ed è questo un caso che ha davvero pochi altri simili nel mondo musicale, men che meno in Polonia. I concerti varsaviani gratuiti organizzati ogni anno con il nome Lado in town coinvolgono sempre più persone sicure di trovare l’atmosfera musicale desiderata, non foss’altro che per la fiducia che Lado ABC è capace di suscitare come sintomo ineludibile di qualità.

Nel 2014 l’etichetta ha compiuto dieci anni di attività, traguardo di longevità quasi insperato per un progetto così irriverente nei confronti del mercato discografico, festeggiandolo con l’ennesimo grande concerto a Varsavia, concerto che ha coinvolto una ventina di artisti diversissimi tra loro, come al solito. Impossibile citarli tutti, basterà dire che si sono esibiti anche i già ricordati Marcin Masecki e il fondatore Paweł Szamburski assieme a formazioni ancora poco note ma di interessante spessore e di cui magari in futuro ci occuperemo in maniera più dettagliata, a partire dal duo elettronico-sperimentale dei Polpo Motel:

Dopo dieci anni Lado ABC ha scritto già un pezzetto di storia della musica indipendente in Polonia e le premesse per un lavoro che continui su questa scia ci sono tutte; l’augurio è che possa continuare per dare voce e spazio alle espressioni musicali più interessanti su piazza, qualunque esse siano, purché fiere e indipendenti.

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