Tempo di seconda mano, Nobel alla Russia travolta

Tempo di seconda mano

Tempo di seconda mano è la fatica più recente della fresca vincitrice del premio Nobel per la letteratura Svetlana Aleksevic. di Salvatore Greco Ho letto Tempo di seconda mano qualche mese fa, ironicamente arrivando all’edizione italiana (curata splendidamente dai tipi di Bompiani) passando prima da quella polacca – imbastita dal…

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Antal Szerb, scrittore senza frontiere.

Antal Szerb

Mi è venuto in mente che devo andare in Italia per forza, fino a quando l’Italia si trova ancora al suo posto e fino a quando posso, possiamo andare ancora da qualche parte. […] Il viaggio all’estero non è una necessità primaria e lo Stato totalitario prima o poi proclamerà sicuramente l’idea che il vero patriota non lascia la propria terra, il vero patriota sta seduto a casa”.

Antal Szerb – La terza torre (A Harmadik Torony, 1936) traduzione di Luigia Guida.

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Sankja, o della rivoluzione fatua.

San'kja

Quasi di diritto un classico della letteratura russa contemporanea, Sankja è uscito nel 2006 dall’abile penna di Zachar Prilepin e dal 2009 possiamo apprezzarlo in italiano grazie alla traduzione di Enzo Striano e naturalmente all’opera inestimabile dell’editore Voland. Sankja non può essere un eroe e nemmeno un picaresco antieroe, ma non si può non solidarizzare con lui nella sua goffa ingenuità, nella sua rabbia senza sbocco e nella sua sofferenza senza apparente spiegazione. Leggere delle sue disavventure è dunque un tuffo nella Russia più profonda dell’oggi…

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In transiberiana con Rosa Liksom.

Rosa Liksom

“Russia follia poesia” scriveva il linguista Roman Jakobson nella raccolta di saggi omonima, legando insieme due caratteristiche peculiari di un territorio che sembra essere troppo vasto per essere raccontato così semplicemente. E Rosa Liksom, finlandese e russofila, ripropone questo trinomio in un romanzo ricco di echi letterari.

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Almanacco degli accidenti di Stefan Agopian

Almanacco degli accidenti

Pubblicato per la prima volta in Italia dalla pisana Felici Editore, Ştefan Agopian è un autore singolare e, come sottolinea Bruno Mazzoni nella sua postfazione, di difficile collocazione, scomodo anche nella sua etichetta di ‘antirealista’. Il debutto come poeta dà l’imprinting  alla sua produzione, già estremamente provocatoria nei confronti di un sottotesto tanto vario quanto abbondante.

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A proposito de “La lanterna magica di Molotov”.

Già Orlando Figes aveva descritto con profondità e grazia la storia russa dal 1700 alla prima metà del 1900 attraverso La danza di Natasha. Il saggio di Figes si conclude con il capitolo “Russia Trough the Soviet Lens”, cedendo idealmente il testimone a Rachel Polonsky, affiliated lecture al Dipartimento di Slavistica dell’Università di Cambridge, e autrice dell’affascinante saggio di cui andremo a parlare oggi.

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Un tratto innocente e polacco

Ci siamo lasciati alle spalle il giorno della memoria da poco tempo eppure, come sempre, la sensazione di aver vissuto una giornata incompleta persiste, si fa pressante e urgente. Per tutto il mese di gennaio le proposte affollano gli scaffali delle librerie, e sopravvissuti e reduci sfidano, con i loro racconti, i cuori e i portafogli dei lettori. Ma quest’anno una pubblicazione pregevolissima della casa editrice per l’infanzia Orecchio acerbo ha offerto un modo nuovo per leggere la Shoah – una via che passa attraverso le immagini piuttosto che le parole.

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Vladimir Pozner, il barone sanguinario

Del barone von Ungern-Sternberg aveva già scritto, nel 1922, lo scrittore polacco Ossendowski in Bestie, uomini, dei; nel 1980 Hugo Pratt lo aveva ritratto nell’avventura siberiana del suo Corto Maltese, Corte Sconta detta Arcana. La biografia romanzata di Vladimir Pozner viene pubblicata nel 1985 per la casa editrice francese Actes Sud, ma solo adesso Adelphi lo ripropone per i lettori italiani […]

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Il gioco del labirinto in Gospodinov

A proposito di Fisica della malinconia di Chiara Condò Questo libro è un labirinto. Affrontarne i diversi argomenti, all’interno di una trama dai confini così labili, richiede una certa predisposizione allo smarrimento – capacità che la letteratura contemporanea ha, nel corso degli anni, sistematicamente inibito nel lettore. Fisica della malinconia,…

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