Imi, la radio poliglotta di Varsavia
L’odierna Polonia è una nazione monoculturale, dove appena l’1,5% degli abitanti è di origine straniera. E le recenti elezioni dell’ottobre di quest’anno hanno fatto del Sejm di Varsavia l’unico parlamento europeo nel quale non siede un singolo rappresentante di un partito di centrosinistra. Una situazione che, comunque la si voglia vedere, di certo non avvantaggia il pluralismo. Il nuovo partito di governo, Giustizia e Libertà (PiS), è espressione di una destra nazionalista ed euroscettica non esattamente a favore di una Polonia multiculturale e multireligiosa. Una linea politica che guarda con sospetto all’arrivo di nuovi immigrati nel Paese e in cui prevalgono chiusura e diffidenza nei confronti dello straniero e del ‘diverso’.