Kogel-Mogel

Kogel-Mogel

Kogel-Mogel è un film del 1988 del regista Roman Załuski, artista formatosi a Łodź, anche lui diplomato della locale scuola di cinema, la PWSFTviT, istituto che ormai dovrebbe essere familiare ai nostri lettori; alla stessa scuola si è formata anche Grażyna Błęka-Kolska, l’attrice che interpreta Kasia Solska. Si tratta di una commedia che in Polonia è divenuta ben presto un film culto e che ha pure avuto un seguito, diretto dallo stesso regista: Galimatias, czyli Kogel- Mogel II (1989).

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La terza parte della notte – Żuławski

Trzecia czesc nocy

Andrzej Żuławski (Leopoli 1940) è regista cresciuto alla scuola di Andrzej Wajda; iniziò con lui, facendogli da assistente, a muovere i primi passi sui set cinematrografici. L’esordio nel lungometraggio è datato al 1971 e porta il titolo apocalittico di Trzecia część nocy [La terza parte della notte]; ecco qui il frammento dall’Apocalisse giovannea da cui ha preso ispirazione il regista (8, 12): “Poi suonò il quarto angelo, e la terza parte del sole fu colpita e la terza parte della luna e la terza parte delle stelle affinché la loro terza parte si oscurasse e il giorno non risplendesse per la sua terza parte e lo stesso avvenisse della notte“.

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Dzień świra: l’intellettualità polacca dopo il 1989.

Dzień świra PoloniCult

Marek Koterski (Cracovia 1942) appartiene a quella generazione di cineasti che si sono formati alla Państwowa Wyższa Szkoła Filmowa, Telewizyjna i Teatralna (Accademia di arte Cinematografica, Televisiva e Teatrale) di Łódź, la stessa da cui uscirono Kieślowski e Polański – per limitarmi a un paio i più conosciuti dal pubblico internazionale. Il nome del regista è legato soprattutto al personaggio di Adaś Miauczyński, protagonista di quasi tutta la sua produzione cinematografica nonché di quella teatrale.

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Jerzy Stuhr | Pogoda na jutro

Abbiamo lasciato Jerzy Stuhr nel 1983, giovane “cavia” ibernata per un interessante esperimento scientifico; esattamente due decenni dopo (2003) lo ritroviamo un po’ invecchiato, attore e insieme regista di una pellicola tutta sua che lo vedrà riemergere da un mondo in cui si era rinchiuso – nella finzione cinematografica -diciassette anni prima.

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Ida, ovvero dell’identità.

Il capolavoro di Paweł Pawlikowski sulla scoperta di sé in un contesto complesso e drammatico. di Francesco Cabras Uscito nel 2013, Ida di Paweł Pawlikowski è stato letteralmente coperto di premi: il Lux Prize conferito dal Parlamento Europeo; Miglior film agli European Film Awards, competizione che lo ha visto trionfare…

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Oriente Europeo e Occidente Slavo

di Francesco Cabras Polonia e Russia vengono prese in questo agile e denso libretto intitolato appunto “Fra Oriente Europeo e Occidente Slavo. Russia e Polonia“, a cartine di tornasole di una separazione acquisita dalla slavistica: quella tra slavia latina e slavia greca (altre sono state le proposte di denominazione, tutte…

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Jacques Le Goff – Con Hanka

La “lunga durata” al servizio di una biografia Jaques Le Goff (1924-2014) è stato insigne rappresentante di quella scuola delle “Annales” che tanto ha dato alla storiografia; tanto non solo in termini contenutistici ma anche metodologici. La rivoluzione copernicana degli studiosi orbitanti attorno all’ École practique des hautes études (Braudel,…

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Beats of Freedom

Il rock in Polonia. Musica e Libertà. La musica è da sempre stata per me via privilegiata per avvicinarmi alla cultura di un Paese e soprattutto alla sua lingua. Quando misi piede per la prima volta a Varsavia, incapace di comunicare in polacco ma al contempo desideroso di imparare questa…

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