Alla ricerca del tempo perduto – o i bar mleczny varsaviani

Bar Mleczny Wawa 4 PoloniCult

A centoventi anni dalla propria nascita e a qualche lustro dal loro momento di massima diffusione, oggi una quindicina di bar mleczny resiste a Varsavia. Il tutto a dispetto del diffondersi nella capitale di ristoranti stellati Michelin, sushi bar, hamburgerie e bistro vegetariani, nonché della recente decisione di tagliare i finanziamenti pubblici ai milk bar polacchi del 25%.

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Tides from nebula – cartoline post-rock da Varsavia

Tides from Nebula

Il post-rock progressivo non è nuovo ai lettori della rubrica musicale di PoloniCult. Passando dagli Tsima ai Trupa Trupa abbiamo già raccontato un retroterra, quello polacco, molto fertile rispetto alle sonorità del post-rock, per quanto sempre piuttosto rivisitato e rielaborato attraverso altre lenti stilistiche.

I Tides from Nebula, quattro giovani musicisti provenienti da Varsavia, invece rappresentano una corrente più fedele ai canoni e il loro album Safehaven, uscito nel 2016 per Mystic/SPV e disponibile su bandcamp, è un disco molto piacevole, interessante e innovativo per quanto decisamente classico

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ImproVarsavia

ImproVarsavia

Il rapporto fra i polacchi e il teatro è da sempre molto stretto. Da Kantor a Grotowski, sino a Warlikowski. Tuttavia, la sperimentazione teatrale può anche basarsi sull’improvvisazione e l’intrattenimento intelligente senza il bisogno di essere concettuali. Esiste infatti un ampio pubblico potenziale di persone interessate al teatro, ma spaventate dalla distanza che separa gli attori sul palco dagli spettatori in platea. Spesso, inoltre, l’elevato costo dei biglietti per una rappresentazione può scoraggiare chi non è avvezzo a trascorrere le proprie serate a teatro.

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Imi, la radio poliglotta di Varsavia

Imi

L’odierna Polonia è una nazione monoculturale, dove appena l’1,5% degli abitanti è di origine straniera. E le recenti elezioni dell’ottobre di quest’anno hanno fatto del Sejm di Varsavia l’unico parlamento europeo nel quale non siede un singolo rappresentante di un partito di centrosinistra. Una situazione che, comunque la si voglia vedere, di certo non avvantaggia il pluralismo. Il nuovo partito di governo, Giustizia e Libertà (PiS), è espressione di una destra nazionalista ed euroscettica non esattamente a favore di una Polonia multiculturale e multireligiosa. Una linea politica che guarda con sospetto all’arrivo di nuovi immigrati nel Paese e in cui prevalgono chiusura e diffidenza nei confronti dello straniero e del ‘diverso’.

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Miasto 44: l’atrocità del male.

Miasto 44

Il 2014 ha visto venire alla luce una tra le più imponenti produzioni polacche dell’ultimo decennio: Miasto 44 può vantare infatti un budget di ben 5,8 milioni di euro. Il giovane regista Jan Komasa (classe 1981) ha dovuto aspettare 8 anni per raccogliere i fondi necessari e riuscire a portare sul grande schermo il suo progetto. Oltre ad aver diretto il film, Komasa ne firma anche la sceneggiatura, rendendosi un autore a tutti gli effetti.

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Praga, la Varsavia dove il tempo si era fermato.

Praga PoloniCult

Chi arriva a Varsavia spesso lo ignora, ma la capitale polacca è in realtà l’unione di due città, quasi come Budapest. Se i quartieri della sponda occidentale della Vistola comprendono la Stare Miasto, i principali monumenti del potere civile, politico e religioso nonché lo splendido parco reale di Łazienki, a est del fiume si trova Praga. Scritto proprio così.

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Kogel-Mogel

Kogel-Mogel

Kogel-Mogel è un film del 1988 del regista Roman Załuski, artista formatosi a Łodź, anche lui diplomato della locale scuola di cinema, la PWSFTviT, istituto che ormai dovrebbe essere familiare ai nostri lettori; alla stessa scuola si è formata anche Grażyna Błęka-Kolska, l’attrice che interpreta Kasia Solska. Si tratta di una commedia che in Polonia è divenuta ben presto un film culto e che ha pure avuto un seguito, diretto dallo stesso regista: Galimatias, czyli Kogel- Mogel II (1989).

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PoloniCultori. Intervista a Leonardo Masi.

Leonardo Masi è arrivato nella capitale polacca sedici anni fa e da cinque ci vive e lavora. Oggi è docente presso l’Università Wyszynski, traduttore di autori e poeti polacchi oltre che chitarrista classico con diversi concerti fra la Toscana e Varsavia e anche un disco all’attivo. Il suo amore per la Polonia e per la letteratura polacca «non è stato una folgorazione, ma è nato e si è sviluppato col tempo»

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Marek Hłasko. Sedotto e abbandonato da Varsavia

Su L’ottavo giorno della settimana  ‘Żył krótko, a wszyscy byli odwróceni’ ‘La sua vita fu breve e tutti gli voltarono le spalle’ (Iscrizione sulla tomba di Marek Hłasko al cimitero varsaviano di Powązki) Autore, giornalista, sceneggiatore. Ma anche camionista e donnaiolo. Scrittore autodidatta con il vizio dell’alcool e dei sedativi.…

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Chopin, il poeta del pianoforte

Breve storia di un pianista varsaviano. “Sono varsaviano di nascita, polacco nel cuore e cittadino del mondo grazie al mio talento”. Era così che rispondeva Fryderyk Chopin, pianista polacco naturalizzato francese, noto al grande pubblico come uno dei più grandi maestri della musica romantica. I più lo chiamavano “il poeta…

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