Di calcio e Polonia – il Legia Varsavia

Al netto dei corsi e ricorsi della storia del calcio la presenza di un club polacco in Champions League alimenta la curiosità del mondo calcistico più mainstream verso i cugini del Paese sulla Vistola in un trend che, dopo le buone prestazioni dimostrate dalla nazionale polacca all’ultimo europeo in Francia, sembra in continua crescita. Noi di PoloniCult proviamo a dare il nostro contributo raccontando il Legia Varsavia anche e soprattutto fuori dal campo, cercando di capire che mondo gira attorno agli undici che si cimenteranno contro alcune delle compagini più forti del pianeta, e lo facciamo attraverso tre elementi fondamentali per raccontare il calcio in chiave sociale: la storia, i tifosi, la società.

Continua a leggere

0 Condivisioni

Yared Shegumo, la corsa del polacco d’Etiopia

Shegumo

Si chiama Yared Shegumo ed è nato ad Addis Abeba, la capitale dell’Etiopia, nell’83. Di mestiere fa il maratoneta e il 21 agosto gareggerà ai Giochi di Rio de Janeiro. La speranza è quella di competere per una medaglia. A trentatré anni compiuti, questa potrebbe essere la prima e ultima occasione per salire sul podio olimpico. Yared, però, non corre per la nazione in cui è nato e cresciuto, bensì per quella che lo ha accolto diciassette anni fa: la Polonia.

Continua a leggere

0 Condivisioni

Władysław Kozakiewicz e quel salto che indispettì Mosca

Władysław Kozakiewicz è nato nel giorno dell’Immacolata del 1953 in un villaggio poco distante da Vilinus, allora fresca capitale della neonata Repubblica Socialista Sovietica di Lituania ma città storicamente e culturalmente legata alle sorti della Polonia.  È stato un saltatore con l’asta di livello assoluto, già a vent’anni campione nazionale due volte e detentore del record nazionale polacco fatto segnare nel 1973 a 5,32 metri d’altezza. Nel 1974 si presentò ai campionati europei di Roma dove raggiunse la medaglia d’argento arrivando dietro al solo Vladimir Kishkun e nel 1977 e nel 1979 vinse due volte la medaglia d’oro ai campionati europei indoor rispettivamente di San Sebastian e Vienna. Che a Mosca nel 1980 avrebbe potuto ambire a una medaglia olimpica non era insomma un mistero per gli addetti ai lavori.

Continua a leggere

11 Condivisioni

L’inarrestabile marcia di Robert Korzeniowski

Korzeniowski

A ventotto anni appena compiuti, Robert Korzeniowski non era uno sconosciuto, ma neanche uno dei principali favoriti della vigilia. Correva a livello internazionale sin dall’87 alternandosi fra la 20 e la 50 km di marcia e i suoi risultati erano in crescita. Sulla distanza dei ventimila metri aveva ottenuto un quarto posto agli Europei di Spalato del ’90 e due ori alle Universiadi del ’91 e nel ’93. Un anno prima della rassegna olimpica si era invece aggiudicato un bronzo nella 50 km, ai mondiali di atletica tenutisi a Goteborg. Quella di Atlanta era la sua seconda Olimpiade. A Barcellona gli era andata male: ritirato nella 20 e squalificato nella 50 km.

Continua a leggere

0 Condivisioni

ImproVarsavia

ImproVarsavia

Il rapporto fra i polacchi e il teatro è da sempre molto stretto. Da Kantor a Grotowski, sino a Warlikowski. Tuttavia, la sperimentazione teatrale può anche basarsi sull’improvvisazione e l’intrattenimento intelligente senza il bisogno di essere concettuali. Esiste infatti un ampio pubblico potenziale di persone interessate al teatro, ma spaventate dalla distanza che separa gli attori sul palco dagli spettatori in platea. Spesso, inoltre, l’elevato costo dei biglietti per una rappresentazione può scoraggiare chi non è avvezzo a trascorrere le proprie serate a teatro.

Continua a leggere

0 Condivisioni

Zasieki- Berge, la città smontata e portata a Varsavia

Zasieki

Arrivati dall’est della Polonia nei primi giorni del 1946, i suoi genitori cercavano un paese dove stare e alla fine si  insediarono in una casa abbandonata dai tedeschi in fuga. La casa si trovava a Łęknica una cittadina situata lungo il fiume Neisse e quindi lungo il confine. Un giorno a casa si presentarono  alcuni soldati dell’Esercito Polacco che amministravano i nuovi territori. I giovani soldati chiesero loro se qualcuno avesse voglia di lavorare perché c’era da smontare qualche casa lì vicino.

Continua a leggere

7 Condivisioni

L’incredibile storia di Wojtek, l’orso soldato

Wojtek

Wojtek era il nome di un orso, che servì fedelmente (a suo modo) la 22° Compagnia Trasporti del 2° Corpo d’Armata polacco dal 1942 al 1947. Con i suoi 250 kg di peso e quasi due metri di altezza la presenza di Wojtek nell’esercito non passava inosservata e lo distingueva dalle altre mascotte presenti al campo. All’epoca tra i soldati era molto comune avere dei piccoli animali domestici come mascotte con il principale scopo di tenere alto il morale tra i commilitoni e rallegrare, per quanto possibile, la loro esperienza in guerra. Si trattava di solito di cani, gatti, o al massimo caprette, ma un orso-soldato non si era mai visto prima di Wojtek.

Continua a leggere

0 Condivisioni

Imi, la radio poliglotta di Varsavia

Imi

L’odierna Polonia è una nazione monoculturale, dove appena l’1,5% degli abitanti è di origine straniera. E le recenti elezioni dell’ottobre di quest’anno hanno fatto del Sejm di Varsavia l’unico parlamento europeo nel quale non siede un singolo rappresentante di un partito di centrosinistra. Una situazione che, comunque la si voglia vedere, di certo non avvantaggia il pluralismo. Il nuovo partito di governo, Giustizia e Libertà (PiS), è espressione di una destra nazionalista ed euroscettica non esattamente a favore di una Polonia multiculturale e multireligiosa. Una linea politica che guarda con sospetto all’arrivo di nuovi immigrati nel Paese e in cui prevalgono chiusura e diffidenza nei confronti dello straniero e del ‘diverso’.

Continua a leggere

0 Condivisioni

Impressioni da Expo Polonia.

Expo Polonia

Nonostante ciò, se non avete la possibilità di recarvi in terra polacca ma non vi manca la voglia, una buona alternativa potrebbe essere visitare il padiglione della Polonia presente alla fiera Expo di Milano. Non che sia la stessa cosa ovviamente, ma qui si riesce comunque a respirare (letteralmente) l’aria dei campi polacchi in fiore e avere un assaggio di ciò che la Polonia ha da offrire.

Continua a leggere

0 Condivisioni

Alla scoperta dei familoki.

Familoki

Addentrandosi nei centri abitati, oltre agli eleganti palazzi in stile liberty ed eclettico, testimonianza di un passato glorioso ed espressione della ricchezza dei proprietari delle miniere, si scorgono spesso schiere di casette in mattoni rossi. Esse sono degli edifici generalmente più bassi, spesso separati gli uni dagli altri, ma comunque costruiti vicini, in modo da costituire un vero e proprio quartiere a sè stante. Sembrano essere delle villette a schiera di un’altra epoca; sono tutti in mattoni rossi e spesso anche le finestre o il loro bordo sono dipinti dello stesso colore. Ecco, questi sono i Familoki.

Continua a leggere

2 Condivisioni