Kontrasty – Un pozzo di desideri chiamato mondo

Kontrasty - Il pozzo dei desideri

Ad Orvieto, negli immediati pressi del parcheggio e della ferrovia che da Orvieto Scalo porta direttamente alla città vecchia, è situato il Pozzo di San Patrizio.
Gradini bassi di mattoni guidano in una discesa a spirale; ad ogni passo prendete le distanze dal caos della realtà, dal suo trambusto e dai suoi compromessi, abbandonate la sensazione che siate voi ad esserle utili pittosto che lei a voi, e vi calate nell’oscurità. Dovrete scendere duecentoquarantotto gradini prima di raggiungere l’acqua, baluginante sul fondo come un occhio divino; altrettanti dovrete salirne per tornare all’esterno. E sebbene la scalinata sia illuminata da piccole lampade e alcune decine di finestroni distribuiti lungo le pareti del pozzo filtrino pazientemente il chiarore del cielo proveniente dall’alto, il fondo è quasi completamente avvolto dalle tenebre.

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Kontrasty – Święta chwila

chwila

Lubię Wigilię. I ten czas tuż przed samymi Świętami: tydzień świątecznego chaosu, biegania po sklepach w poszukiwaniu ostatnich, zwykle nietrafionych prezentów, czas małych karteczek ze spisem zakupów, znajdowanych potem w kieszeniach płaszcza jeszcze w marcu, gorączkowych przygotowań, kłótni o wielkość choinki i kolor bombek, i tego nieodłącznego poczucia winy z powodu znów niewysłanych kartek.

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Kontrasty – L’istante sacro

chwila

Amo la vigilia di Natale. E il tempo subito prima delle Feste: una settimana di festoso caos, in corsa tra i negozi in cerca degli ultimi, di solito poco azzeccati, regali; il tempo dei foglietti con la lista della spesa che si ritrovano nelle tasche del cappotto fino a marzo; dei preparativi febbrili; dei litigi sulla grandezza dell’albero e sul colore degli addobbi e quell’irrimediabile senso di colpa per i bigliettini d’auguri ancora una volta non inviati.

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Kontrasty – Camminando sull’acqua. In memoria di L. Cohen

Leonard Cohen

Avete mai mangiato delle arance cinesi? Io no, e spero proprio di non provarle mai. Eppure nel 1981, nella grigia e triste Polonia della legge marziale, esse evocavano in me una nostalgia pari solo a quella che possono risvegliare in un viaggiatore delle mappe del mondo sparse sul pavimento. È quell’istante lì, quello in cui l’inquietudine non ha ancora ceduto il passo alla curiosità, e da quelle carte lacere per il tanto sfogliare si pregustano le avventure, quel vento sconosciuto e i profumi di terre nuove.

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Kontrasty – Stąpając po wodzie. Pamięci L. Cohena

Leonard Cohen

Jedliście kiedyś chińskie pomarańcze? Ja też nie, i mam nadzieję, że nigdy ich nie spróbuję. Ale w 1981 roku, w szarej, smutnej Polsce stanu wojennego, budziły one we mnie tak wielką tęsknotę, jaką w podróżnikach budzić mogą tylko porozkładane na podłodze mapy świata. To ta chwila, gdy niepokój nie ustąpił jeszcze ciekawości, ale już teraz daje się z tych poszarpanych od ciągłego przeglądania kart wyczytać przedsmak przygody, obcy wiatr i zapach innej ziemi.

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