L’anima smarrita – se Joanna Concejo incontra Olga Tokarczuk

L'anima smarrita PoloniCult

Ogni volta che in Italia arriva un nuovo albo illustrato di Joanna Concejo è una festa: non solo per chi gli albi li studia e li colleziona, ma anche per quei lettori occasionali che si ritrovano a sfogliare le novità del settore.
Questo in parte perché la Concejo ha uno stile tra i più riconoscibili ed è impossibile non notarla: nata a Słupsk nel 1977, si è diplomata  all’Accademia di Belle Arti di Poznań nel 1998 ma è a Parigi, dove vive e lavora, che produce da più di un decennio i suoi albi. In Italia i suoi volumi sono tutti pubblicati da Topipittori, casa editrice milanese che è da anni un punto di riferimento per l’illustrazione per l’infanzia – e non solo.

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Su “Improvviso scherzo notturno”, storia atipica di Chopin

Improvviso scherzo notturno

Quando si ha tra le mani un libro della RueBallu edizioni, l’occhio fa fatica a inquadrare la destinazione editoriale del volume. L’elastico che lo chiude, proprio qualche centimetro prima del bordo delle pagine, ha qualcosa di scolastico, ricorda le cartellette che si utilizzavano a scuola. Anche la grafica suggerisce un pubblico di piccoli lettori: i colori sono pacati, ma tutto è illustrato, le fotografie sono bandite dalle copertine.

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In transiberiana con Rosa Liksom.

Rosa Liksom

“Russia follia poesia” scriveva il linguista Roman Jakobson nella raccolta di saggi omonima, legando insieme due caratteristiche peculiari di un territorio che sembra essere troppo vasto per essere raccontato così semplicemente. E Rosa Liksom, finlandese e russofila, ripropone questo trinomio in un romanzo ricco di echi letterari.

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Almanacco degli accidenti di Stefan Agopian

Almanacco degli accidenti

Pubblicato per la prima volta in Italia dalla pisana Felici Editore, Ştefan Agopian è un autore singolare e, come sottolinea Bruno Mazzoni nella sua postfazione, di difficile collocazione, scomodo anche nella sua etichetta di ‘antirealista’. Il debutto come poeta dà l’imprinting  alla sua produzione, già estremamente provocatoria nei confronti di un sottotesto tanto vario quanto abbondante.

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A proposito de “La lanterna magica di Molotov”.

Già Orlando Figes aveva descritto con profondità e grazia la storia russa dal 1700 alla prima metà del 1900 attraverso La danza di Natasha. Il saggio di Figes si conclude con il capitolo “Russia Trough the Soviet Lens”, cedendo idealmente il testimone a Rachel Polonsky, affiliated lecture al Dipartimento di Slavistica dell’Università di Cambridge, e autrice dell’affascinante saggio di cui andremo a parlare oggi.

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Un tratto innocente e polacco

Ci siamo lasciati alle spalle il giorno della memoria da poco tempo eppure, come sempre, la sensazione di aver vissuto una giornata incompleta persiste, si fa pressante e urgente. Per tutto il mese di gennaio le proposte affollano gli scaffali delle librerie, e sopravvissuti e reduci sfidano, con i loro racconti, i cuori e i portafogli dei lettori. Ma quest’anno una pubblicazione pregevolissima della casa editrice per l’infanzia Orecchio acerbo ha offerto un modo nuovo per leggere la Shoah – una via che passa attraverso le immagini piuttosto che le parole.

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Vladimir Pozner, il barone sanguinario

Del barone von Ungern-Sternberg aveva già scritto, nel 1922, lo scrittore polacco Ossendowski in Bestie, uomini, dei; nel 1980 Hugo Pratt lo aveva ritratto nell’avventura siberiana del suo Corto Maltese, Corte Sconta detta Arcana. La biografia romanzata di Vladimir Pozner viene pubblicata nel 1985 per la casa editrice francese Actes Sud, ma solo adesso Adelphi lo ripropone per i lettori italiani […]

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Il gioco del labirinto in Gospodinov

A proposito di Fisica della malinconia di Chiara Condò Questo libro è un labirinto. Affrontarne i diversi argomenti, all’interno di una trama dai confini così labili, richiede una certa predisposizione allo smarrimento – capacità che la letteratura contemporanea ha, nel corso degli anni, sistematicamente inibito nel lettore. Fisica della malinconia,…

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